Situato in una conca, alle pendici del Monte Santa Margheritae de Su Montixeddu, Guspini, occupa un vasto territorio che si estende dai confini dell’oristanese fino ai rilievi metalliferi dell’Iglesiente.
Il ricco patrimonio naturale, offre al turista paesaggi ed emozioni indimenticabili.
Tra i boschi di lecci e di sughere, fino ai margini del centro abitato, si possono incontrare bellissimi esemplari di Cervo Sardo che qui, in seguito a un importante lavoro di reinserimento, trova oggi un habitat decisamente favorevole.
Nel centro del paese, un piccolo cono di origine vulcanica conosciuto come “cuccureddu de zeppara” ospita le caratteristiche “canne d’organo”, colonne di basalto dalla sezione prismatica, utilizzate anticamente come materiale da costruzione insieme al granito e ai tradizionali mattoni di fango e paglia.
Percorrendo le strade del paese è possibile scoprire scorci suggestivi: case di terra si alternano a palazzine liberty, fonti romane e chiese dalle caratteristiche decorazioni in pietra. Alcune case tipiche allestite e aperte al pubblico raccontano, attraverso le ambientazioni, gli oggetti e le architetture, la vita del tempo passato.
Nel caratteristico borgo minerario di Montevecchio ci si immerge nel modo delle miniere: un vero patrimonio storico per l’intero territorio.
Il patrimonio industriale dismesso e oggi in parte recuperato, attraverso le architetture e la tecnologia dell’epoca, ci riporta indietro nel tempo, alla scoperta della vita del minatore e di un epopea di cui ancora oggi restano importanti tracce.
Nella palazzina direzionale si respira lo sfarzo che caratterizzava la borghesia di fine Ottocento. Il suo fiore all’occhiello è la Sala blu i cui raffinati decori contrastano con la sobrietà degli ambienti più poveri del piano superiore, riservato alla servitù.
Le strutture dei cantieri minerari, abbandonati in seguito alla chiusura delle attività estrattive, affascinano e meritano sicuramente una visita. Alcuni di essi sono stati recuperati e resi fruibili mentre altri, non meno affascinanti, sono rimasti inutilizzati e fanno parte integrante del caratteristico paesaggio minerario, che è possibile ritrovare in tutte le aree minerarie della Sardegna ma che, a Montevecchio, costituisce un unicum che non teme concorrenti.
La tradizione mineraria di Guspini non si ferma però all’Ottocento; le sue tracce si ritrovano ovunque nel vasto patrimonio archeologico che, dai Nuraghi disseminati in tutto il territorio, si spinge fino alle grandi terme di Neapolis nei pressi delle zone umide dello stagno di Santa Maria ai confini dell’oristanese..
Tra una visita al museo e un trekking guidato meritano di essere scoperti i prodotti tipici locali: pane, formaggi, dolci tradizionali, birra e il rinomato miele locale.
A conclusione della visita, immancabile la scoperta delle produzioni di artigianato tipico, dalle ceramiche ai rinomati coltelli, la cui produzione, a Guspini, è fiorente e hanno i prodotti artigianali per ricordare Guspini e Montevecchio come una miniera di emozioni.
Mezzi Pubblicihttp://arst.sardegna.it/orari_e_autolinee.html